E' una piccolezza talmente piccola che abbiamo dovuto sfoderare l'ottica Canon Macro 100mm/F2.8 per rendere il particolare visibile. Si tratta del risultato di una lunga discussione col capo saldatore che è stato il responsabile del lotto produttivo definitivo di Locomotive Westlander e Scotsman.
La discussione è partita dai fermaguaina a doppio canale di ultima generazione, quelli che permettono l'utilizzo di guaine intere senza interruzioni per ridurre al minimo la contaminazione dei cavi in condizioni avverse.
Questi fermaguaina hanno normalmente due lati liberi (per il passaggio della fascetta) mentre gli altri due lati hanno un minuscolo cordone di saldatura che fissa il fermaguaina al telaio. Così infatti erano i prototipi.
Poi è arrivata la nostra mail che ha chiesto al capo saldatore di eliminare i due cordoni di saldatura a favore di solo quattro microscopici punti di saldatura ai quattro vertici del fermaguaina.
La ragione della nostra richiesta era chiara: ridurre la saldatura al minimo significa ridurre l'area 'scaldata' del tubo, aumentando la resistenza e l'affidabilità del telaio dato che il calore provocato dalla saldatura degrada le caratteristiche meccaniche.
Lui ci ha risposto un poco stupito che nessuno prima gli aveva chiesto una cosa del genere anche se tecnicamente questa soluzione ha senso e che si poteva fare.
Ecco quindi la saldatura dopo la modifica (foto di sinistra): l'area scaldata è ridotta a meno della metà aumentando l'affidabilità dei tubi e la resistenza rispetto al cordone tradizionale (foto di destra).
Quest è una vera piccolezza ma anche questa è un segno di quanto nulla in un progetto debba essere dato per scontato se si vuole raggiungere un obiettivo di qualità non comune, neppure la saldatura dei fermaguaina.